giovedì 7 giugno 2012

Stai davvero migliorando?

Con il crescere del movimento del jiu jitsu brasiliano sono sempre di più le accademie che offrono la possibilità di allenarsi tutti i giorni, ma è davvero la quantità degli allenamenti che fa la differenza?

Come si può ad esempio migliorare senza avere una cintura nera in palestra che ti spieghi le cose o anche essendo cintura nera con una propria accademia, ma senza il proprio maestro a disposizione tutti i giorni?
In che modo si può rendere più produttivo il nostro allenamento?
Vi proponiamo 5 regole fondamentali che se applicate con in maniera ferrea possono aiutarvi a prendere il 100% da ogni allenamento:





OSSERVARE


In una lezione spesso si è fuori dai turni di lotta ed è quello uno dei momenti più proficui per imparare: saper osservare i propri compagni per cogliere movimenti interessanti o più semplicemente dettagli è una delle più grosse fonti di sapere.
Stessa cosa può esser fatta guardando video di combattimenti su youtube esaminandone frammenti in maniera scrupolosa .
Oggi giorno il web popola di blog che fanno questo lavoro collezionando video di differenti match o riproponendo video dello stesso autore che spiega la tecnica passo passo.
ATTENZIONE: in molti casi questo caso però può capitare che un atleta pur di marcare il punto esegua la tecnica in maniera sporca o anche, nei video didattici spesso girati da semplici appassionati che cercano di riproporre tecniche utilizzate da grandi campioni, chi spiega potrebbe non conoscere realmente a fondo la posizione, perciò bisogna tenere a mente che youtube ed il WEB in generale è quindi facile perdere dettagli fondamentali!


RIPETERE


Ripetere fino alla nausea.
Uno dei comandamenti fondamentali del bravo alunno è quella di eseguire quante più volte possibile una tecnica al fine di metabolizzare il movimento trasformando una tecnica che ha bisogno di ragionamento per essere eseguita in MEMORIA MUSCOLARE.
Uno dei peccati capitali che afflige le aule di jiu jitsu è pensare "ho imparato la posizione non ho bisogno di ripeterla ancora" o anche "questa cosa già la so fare".
Un termine che si sente sempre più spesso nel mondo del jiu jitsu è DRILL.
Questa parola sta a significare nient'altro che ripetere una posizione per un determinato lasso di tempo (generalmente 5 minuti) o numero di volte.


POVARE


Quando il professore spiega la tecnica in palestra è indispensabile provare ad eseguirla durante lo sparring.
E' ovviamente facile eseguirla quando il nostro compagno è collaborativo, tutt'altra storia è farla durante una lotta.
Solo in questo modo si può capire se effettivamente si è compresa la posizione e nel caso non sia così è importante chiedere subito delucidazioni e riprovare di nuovo senza catalogare la tecnica come "non adatta a me".
A questo fine è utile per un professore introdurre degli esercizi di sparring condizionato.


DOMANDARE


Ogni lezione vengono spiegate varie tecniche ed ognuna di esse è costituita da molti dettagli.
Cada un dettaglio è fondamentale per la riuscita della tecnica, nessuno di questi può essere tralasciato.
Quello che però accade di sovente è che alcuni di questi dettagli possano sfuggire alla nostra attenzione e di questo ce ne accorgiamo solo dopo aver provato le posizioni in questione nello sparring e aver visto che per qualche non esse non siano andate a buon fine.
Qui ci sono due strade da percorrere: decidere spontaneamente "questa tecnica non fa per me" oppure chiedere spiegazioni al proprio insegnante!
Domandare, domandare e domandare ancora senza paura di risultare seccanti o sciocchi, è compito di ogni insegnante fornire quante più spiegazioni  a finchè ogni dettaglio sia chiaro nella mente di ogni alunno.




DOMANDARSI


Una lezione di jiu jitsu è piena di spunti per migliorare a patto che l'approccio sia del tipo "mi alleno per imparare".
Uno altro grosso male che affligge le aule è l'atteggiamento di tipo competitivo, cioè "io devo essere il più forte della palestra" aspettando con ansia l'ora dello sparring senza prestare l'attenzione dovuta al momento tecnico.
Ma non è questo il peggio poichè giunta l'ora della lotta il pensiero costante è prevalere sul proprio compagno il che si traduce spesso nell'affidarsi molto alla forza portando il combattimento sul piano fisico e nella totalità dei casì nel non provare nessuna nuova tecnica poichè l'insuccesso non è ammesso, eseguendo quindi solo tecniche in cui si è già esperti.
Allenare i propri punti forti non porta a nessun miglioramento di fatto, per scongiurare questo scenario è quindi utile domandarsi "cosa ho cambiato oggi? Cosa ho migliorato e cosa devo migliorare?".




1 commenti:

grazie degli ottimi consigli,salamat!

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